.: La parola di ... Feniks :.
Una favola calcistica dall'Africa
Forse non tutti sanno cosa sia la Coppa d'Africa.
E' il campionato continentale di calcio (uguale a nostri Europei) che si sta svolgendo in questi giorni in Sud Africa.
In semifinale, a sorpresa, oltre alle conosciute Nigeria e Ghana, ci sono Mali e Burkina Faso, due degli stati più poveri al mondo.
In Mali infuria la guerra civile e centinaia di profughi si stanno riversando a Ouagadougou (si scrive proprio così), capitale del Burkina Faso.
Perchè il caso e la geografia vogliono che i due stati siano confinanti, e siano entrambi ex-colonie francesi, entrambi indipendenti dal 1960,
entrambi poveri.
Qui il calcio significa dimenticare, almeno per qualche ora, la povertà e la difficoltà di un'esistenza che noi occidentali, abituati
ad avere una casa, cibo e servizi, difficilmente possiamo immaginare. In questi paesi nulla è garantito: scuola, sanità, lavoro e
persino acqua e cibo; qui non tutti i bambini non vanno a scuola, molti imparano prima a maneggiare le armi o gli attrezzi da lavoro che una matita.
Pochi possono praticare sport.
Burkinabè e maliani, così i nomi delle due popolazioni, aspettano ora la partita che potrà portare i loro atleti nella storia e forse,
grazie a loro, qualcuno di noi imparerà che esistono questi due stati, che hanno vissuto e stanno vivendo un momento terribile fatto di guerra
e carestia.
Burkina Faso e Mali, due popolazioni tra loro solidali, che oggi, grazie allo sport, possono vivere il loro sogno.
Certo, domani tornerà il giorno e porterà il risveglio e così tutto sarà come prima, ma adesso, almeno per una notte,
lasciamoli sognare.
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